LIBANO: ISRAELE CONTINUA L’AGGRESSIONE MILITARE E APRE NUOVAMENTE IL FUOCO CONTRO LA MISSIONE UNIFIL

Radio Onda d`Urto

Israele apre nuovamente il fuoco contro un posto di osservazione delle Nazioni Unite nel Libano meridionale, ferendo altri due caschi blu di origine cingalese a Naqoura.

Anche le basi italiane della missione Unifil sono state nuovamente prese di mira dall’esercito israeliano. L’attacco è avvenuto alla base 1-31 – già colpita nei giorni scorsi – e ha comportato l’abbattimento di due muri di demarcazione della base. Nella notte c’è stato un incontro tra i militari italiani e quelli israeliani, che gestiscono le basi nel settore Ovest del sud del Libano.

Secondo quanto riportato da fonti di sicurezza, gli italiani avrebbero ribadito che non hanno intenzione di lasciare il campo libero all’esercito israeliano. Il ministro della difesa italiano Guido Crosetto ha dichiarato a Israele che “l’Italia non prende ordini da nessuno” e che l’invito di Israele di spostarsi non sarà ascoltato. Forti critiche sono state espresse anche dal governo britannico di Keir Starmer che si dichiara “inorridito per le notizie” di attacchi deliberati delle forze israeliane contro il contingente Onu dell’Unifil schierato nel Libano del sud. La Francia invece ha convocato l’ambasciatore israeliano .

La questione dell’attacco alle forze Onu dell’Unifil da parte d’Israele sarà sul tavolo dei 27 ministri degli Esteri Ue riuniti lunedì al Consiglio del Lussemburgo. Al momento, dice un alto funzionario europeo, è allo studio una dichiarazione di condanna a 27 sull’accaduto.
L’alto rappresentante Josep Borrell ha già definito inaccettabile il bombardamento. “Aspettiamo di vedere cosa diranno gli Stati membri, se verrà giudicato un passo troppo azzardato da parte di Israele”, ha aggiunto.

Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha raggiunto le truppe nel sud del Libano e ha dichiarato: “Non ci fermeremo fino a che non riporteremo i residenti del nord di Israele nelle loro case”. Gli attacchi aerei israeliani hanno distrutto anche una struttura sanitaria al confine tra Siria e Libano.

Sono oltre 100 i medici e operatori di soccorso uccisi nel conflitto in Libano da quando è iniziato un conflitto tra Israele e Hezbollah un anno fa, dal 17 settembre ci sono stati 18 attacchi a strutture sanitarie, in cui son rimasti uccisi 72 operatori sanitari. Poco più di un’ora fa Hezbollah ha lanciato 65 razzi dal sud del Libano verso il nord d’Israele.

L’aggiornamento con Pasquale Porciello, giornalista e corrispondente da Beirut per Il Manifesto Ascolta o scarica